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Storia della Guida Michelin

Alla fine del ventesimo secolo, i fratelli Michelin  Andre e Edouard, proprietari di una compagnia di pneumatici, decidono di  pubblicare una guida per i proprietari di auto in Francia. Hanno creato una lista di pompe di benzina, garage meccanici e gommisti, hotel e ristoranti. La prima edizione della guida fu di 35000 copie e venne distribuita gratuitamente.

La prima copia internazionale della Guida Michelin venne pubblicata nel 1904 in Belgio. La prima edizione Britannica venne pubblicata nel 1911. All’espansione della compagnia di pneumatici si affiancò quella della guida che diventò commerciale nel 1920. La storia racconta che un giorno Andre Michelin durante una visita ad un garage trovò una panchina da lavoro appoggiata su alcune copie della sua guida. Quel giorno capì che “gli uomini rispettano veramente solo quello per cui pagano un prezzo” e cosi decise di far pagare 7 franchi per la sua guida.

Nel 1920 la sezione della ristorazione sulla guida Michelin diventò così popolare che la compagnia iniziò a investire su anonimi ispettori che visitavano ristoranti e hotel e dessero loro dei voti di gradimento. Questo sistema venne riconosciuto ed  introdotto nel 1926. Nel 1931 la Copertina blu della Guida Michelin venne cambiata in rosso e rimase così da allora. Il sistema di gradimento a stelle fu espanso fino ad includere 3 categorie di stelle

Nel 1944, durante la Seconda Guerra Mondiale, la Guida Michelin fu pubblicata a Washington DC con gli aggiornamenti dettagliati delle mappe cittadine e distribuite tra forze alleate che sbarcavano in Normandia. Molte di queste copie vennero distrutte durante i bombardamenti, altre vennero portate di nuovo in America. In Europa ci sono ancora alcune copie originali di queste guide.

Oggi le Guide Michelin nazionali sono pubblicate attraverso tutta Europa e in specifico per alcune cittadine in US e Giappone.

Le stelle Michelin sono molto ambite dagli chef di tutto il globo e sono diventate un segno di riferimento per i più alti livelli di cucina. Gli ispettori anonimi hanno l’obbligo e la responsabilità di mantenere l’anonimato. Sono appassionati di cibo e hanno palati estremamente perspicaci. Visitano i ristoranti come comuni clienti, a volte più di una prima di decidere il numero delle stelle al quale dovrebbe essere accordato. Si concentrano nel giudicare la qualità e la consistenza del cibo servito e le tecniche utilizzate dallo chef. Non osservano l’arredamento, o la disposizione dei tavoli. I ristoranti a stelle Michelin sono classificati secondo la loro classe.

Nel 1955 la guida Michelin aveva incluso anche un’altra categoria chiamata: ” Bib Gourmand” (bavaglino avido), la quale era un alista di ristoranti che offriva “ buon cibo ad un prezzo più moderato”. Questa guida ha come simbolo di giudizio forchette, cucchiai, monete o simboli rossi e neri in base alla denotazione, uva o bicchieri del sakè per indicare ad esempio stabilimenti che servono bevande alcoliche di un certo standard.

Ci sono molti stabilimenti in tutto il mondo che producono guide sul cibo e valutano i ristoranti dando riconoscimenti, ma ancora oggi la Guida Michelin è un marchio assoluto sul fine dining e la cucina di qualità, e le stelle Michelin sono tuttora i riconoscimenti più aspirati e desiderati.